IL SACRO RITO DELLA FUSIONE DELLE “Campane di San Giorgio” - Montecilfone

 

AGNONE - MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2013

 

Si è svolta il 23 ottobre 2013, presso la sede della Pontificia Fonderia Marinelli ad Agnone (IS) IL Sacro rito Fusione delle

“Campane “di San Giorgio”- Montecilfone” che rintoccheranno all’inaugurazione del restauro del Campanile e per ricordare  nei secoli l’Anno della Fede 2013.

La colata è avvenuta alla presenza di una nutrita rappresentanza della Comunità e del parroco Mons. Franco Pezzotta, che, dopo aver recitato la preghiera di Benedizione del metallo liquefatto, lo ha asperso con l’acqua benedetta.

Le Campane destinate alla Chiesa di San Giorgio Martire in Montecilfone vanno a completare il concerto campanario.

 

Le campane di Agnone:

dal Molise i rintocchi che toccano il cuore

Le Campane di Agnone

Ad Agnone la tradizione di fondere e forgiare i metalli è antica di 2500 anni.

Quella dei Marinelli, coi suoi 1000 anni di incessante attività, è la più antica officina al mondo ancora operante.

Qui i maestri fonditori ripetono gli antichi gesti dei loro antenati. Da qui partono, destinate in tutto il mondo, campane dai bellissimi artistici e dalla perfetta sonorità.

"Nella fonderia di Agnone sono state fuse campane celebri e grandiosi concerti come quelli per il Santuario di Pompei (voluto da Bartolo Longo nel 1923), di Montevergine, di Visciano, della Madonna dell'Arco, dell'Abazia di Montecassino, della Basilica di San Paolo a Roma, del Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalanza, di San Giovanni Rotondo, di San Gabriele dell'Addolorata e numerosi altri sparsi in tutto il mondo: New York, San Francisco, Buenos Aires, Montreal, Gerusalemme, Manila, Rio de Janeiro, Seul, Mozambico, Sidney, Tokyo, Macau, Cracovia, Montpellier, Sapporo, Pechino, Hiroshima, Tirana..."

 

COME NASCE UNA CAMPANA DI AGNONE?

LE FASI DI LAVORAZIONE DELLA CAMPANA:

Per realizzare una campana occorrono procedure molto complesse, esperienza secolare e tempi tecnici di circa 3 mesi.

Si parte dalla costruzione di una forma composta da anima, falsa campana e mantello:

  1. Anima: con una sagoma di legno si prepara una costruzione in mattoni ricoperta di argilla corrispondente all'interno della campana.
  2. Falsa Campana: sull'anima, rivestita di argilla sino ad ottenere una superficie levigata, si applicano le cere con le iscrizioni dedicatorie, le immagini ed i fregi artistici.
  3. Mantello: sulla falsa campana si applicano diversi strati di argilla sino allo spessore desiderato.

La forma così completata si riscalda con la tecnica della "cera persa" (la cera si scioglie col calore lasciando impressa in negativo, all'interno del mantello, la composizione artistica).

A questo punto si solleva il Mantello, si distrugge la Falsa Campana e lo si ricolloca sull'Anima.

Il modello è ora interrato nel fosso di colata dove avviene la fusione del mantello a 1200 °C.

Il bronzo per campane è una lega composta da 78 parti di rame e 22 di stagno.

Il bronzo liquefatto viene versato nelle singole forme riempendo lo spazio libero creatosi tra l'Anima e il Mantello.

Dopo un lento raffreddamento la campana è estratta dal fosso di colata, infine liberata dall'anima e dal mantello, viene ripulita e cesellata.

Vi si applica poi il battaglio di ferro e si procede al collaudo musicale

 

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