Liturgia
LITURGIA
PASTORALE LITURGICA
REFERENTE: MOCCIA BERARDIS CARMELA
La liturgia è l'ambito attraverso cui il Signore si rende presente sacramentalmente tra i suoi. Occorre fare sì che l'incontro sacramentale con il Signore risorto venga accolto e diventi significativo per la vita di chi partecipa alla liturgia: questo è il fine che si pone la pastorale liturgica. I mezzi sono di volta in volta adeguati all'assemblea liturgica a cui si rivolge.
GRUPPO LITURGICO:
- E’ necessaria una illuminata formazione liturgica, soprattutto in riferimento all’ Eucaristia:
- “Occorre una robusta formazione dei fedeli in ambito liturgico.
Serve una liturgia insieme seria, semplice e bella, che sia veicolo del mistero, rimanendo al tempo stesso intelligibile, capace di narrare la perenne alleanza di Dio con gli uomini”(CVMC,49).
Questo Gruppo ha il compito di collaborare con il sacerdote per preparare e condurre la celebrazione e predispone quanto e' necessario per i vari momenti di preghiera, nella Chiesa e all'aperto:
- Assicura il servizio liturgico all'altare (Lodi, Vespri, S. Messa,...).
- Cura e coordina le celebrazioni liturgiche che si svolgono in Chiesa (propone monizioni, interventi, sceglie i lettori, propone dei segni liturgici).
- Cura e organizza le grandi celebrazioni di apertura e chiusura della missione, l'Adorazione Eucaristica, la celebrazione degli infermi, la penitenziale, la processione Mariana e la via Crucis.
- Cura i canti per le celebrazioni: predispone eventualmente un libretto.
- Predispone un libretto per la preghiera liturgica: lodi e vespri.
- Coinvolge gli animatori,... nella preghiera
La celebrazione viene preparata, condotta e partecipata dai vari membri e ministri per la parte che a ciascuno compete.
2 . E’ necessario ed urgente:
- Avere un Gruppo liturgico, ben organizzato e fatto crescere con una robusta formazione liturgica;
- Fare maturare la comunità in modo che assuma le sue responsabilità anche nell’ambito della liturgia. A tale scopo si potrà invitare una persona competente che, periodicamente, predichi a tutte le Messe, con l’intendo di portare l’assemblea ad assumersi un impegno in questo ambito, mettendo così a frutto i doni ricevuti da Dio;
Ecco due ambiti che attendono presenze generose e motivate:
- Avere cura del luogo sacro, con una attenzione particolare alla pulizia e all’ordine della chiesa, al decoro dei paramenti, delle tovaglie, delle suppellettili, arredi e vasi sacri …
- Nell’ambito più strettamente liturgico, per una dignitosa celebrazione, si vede la necessità:
- di un responsabile che provveda all’animazione delle SS. Messe festive e feriali e a tutto ciò che è necessario per la celebrazione e che sia funzionante;
-
- di una guida che faccia da regista della celebrazione;
- di lettori, uno per ogni lettura della Parola di Dio;
- del salmista, che non deve essere uno dei due lettori, in quanto il salmo è la risposta della Chiesa alla Parola di Dio;
- preparazione di alcune preghiere dei fedeli che facciano riferimento alla vita della comunità parrocchiale;
- di ministranti, da educare con incontri periodici. Sarebbe bene che ci fossero ministranti anche adulti;
- Coro parrocchiale che animi la celebrazione con il canto, di un organista, chitarristi e cantori per ogni Eucaristia; il coro non deve imporsi sull’assemblea, ma esserne l’anima trainante;
- di incaricati che, al termine della Messa, mettano in ordine la chiesa, con un occhio particolare al Lezionario e ai libri dei canti.
- Ministri Straordinari dell'Eucaristia che portino la comunione agli ammalati ogni domenica.
Questa varietà di presenze e di ruoli, oltre a fare emergere il volto comunitario dell’assemblea, contribuisce a fare percepire la presenza del mistero, del divino, passaggio necessario per entrare in comunione con Dio.,
3 Ulteriori sviluppi di pastorale liturgica possono essere:
- la collaborazione degli operatori di pastorale liturgica nella catechesi di preparazione ai sacramenti, strutturando e prevedendo "itinerari di iniziazione alla liturgia" per i fanciulli ed i ragazzi che frequentano i corsi di catechesi;
- l'animazione e la conduzione da parte di alcuni laici operatori pastorali di alcune celebrazioni che non richiedono la presenza del sacerdote (veglie di preghiera, novena, triduo di preghiera, veglie funebri, accompagnamento funebre, liturgie della parola, animazione di celebrazioni penitenziali,...);
- animazione di "gruppi del vangelo" composti da adulti in cui si riflette sul vangelo della Domenica successiva e si prepara la celebrazione domenicale.
4. Realizzare il legame tra liturgia e carità, sia nella preparazione delle "Giornate", sia nella vita ordinaria della parrocchia, nei confronti di persone anziane, non autosufficienti, in difficoltà.
5. Promuovere la formazione alla preghiera, proponendo e preparando occasioni di preghiera per i fedeli (o categorie di fedeli: giovani, sposi, ecc.) e forme di scuola di preghiera.
6. Offrire sussidi ai lettori e ai ministranti per aiutarli a capire quali sono i loro compiti e come svolgerli. In vista dei tempi liturgici forti (Avvento - Natale e Quaresima - Pasqua)' il Gruppo Liturgico preparerà dei sussidi molto semplici, destinati ai gruppi liturgici parrocchiali, che aiutino ad animare la celebrazione domenicale.
Pastorale dei Sacramenti
INDICAZIONI DEL VESCOVO
per la preparazione e la celebrazione dei sacramenti per il cammino di vita che da essi scaturisce
INTRODUZIONE
Le note caratteristiche del sacramenti.
Unità'. E' unico il Mistero di Cristo che nei sacramenti entra in relazione e trasforma l'intera esistenza del cristiano secondo le tappe e le dimensioni della vita stessa.
ECCLESIALITÀ.
I sacramenti sono azioni di Cristo, che opera attraverso la Chiesa, nella Chiesa e per la Chiesa. Nella celebrazione va evidenziata questa dimensione, sia attraverso la fedeltà alle indicazioni della Chiesa in ordine allo svolgimento del rito, sia nel loro ancoraggio alla comunità parrocchiale e al Giorno del Signore, come pure nel percorso di preparazione e nel seguente cammino di approfondimento esistenziale di quanto celebrato.
DONO E COMPITO.
Dono gratuito di Cristo, essi vanno preparati con la dovuta cura, perchè se ne colga il senso, le conseguenze nell'esistenza personale e il vitale riferimento alla comunità cristiana. A questa azione della comunità deve rispondere una disponibilità e una concreta accoglienza da parte di quanti li ricevano. Se è diritto del cristiano ricevere i sacramenti, è anche vero che ad ogni diritto corrisponde un dovere.
Sono per la vita. Il fine della vita cristiana è la conformazione personale a Cristo e la piena consapevolezza di essere membra del suo Corpo che è la Chiesa. I sacramenti sono azioni di Cristo che abilitano e sostengono per il conseguimento di questo fine; nello stesso tempo esigono la corrispondenza e il conseguente impegno nella vita quotidiana.
I SACRAMENTI DELLA INIZIAZIONE CRISTIANA
Pongono i fondamenti per l'esistenza cristiana: i fedeli rinati nel Battesimo, sono corroborati nella Confermazione e vengono nutriti nell'Eucaristia. E' necessario che l'azione della comunità nell'impegno di preparazione, nella celebrazione e nel successivo accompagnamento sia attenta ai principi della "Iniziazione cristiana" e li ponga in atto.
IL BATTESIMO
- -Nella comunità parrocchiale si stabilisce una domenica del mese in cui celebrare i Battesimi, o comunque all'inizio dell'anno vengono indicate le date delle celebrazioni.
- La famiglia fa richiesta e si deve impegnare a seguire il percorso di preparazione alla celebrazione del sacramento che la comunità offre a ciascuna famiglia.
- -La scelta dei Padrini, onde evitare inconvenienti che possono procurare ferite e incomprensioni, prima di essere comunicata agli interessati, é bene che venga fatta d'intesa con il parroco.
- -Il luogo della celebrazione del Battesimo è la chiesa parrocchiale e il fonte battesimale della medesima. Il giorno indicato è la Domenica all'interno della celebrazione comunitaria del Giorno del Signore.
- Ogni famiglia deve avere la possibilità di proseguire un cammino di fede con altre famiglie.
- -Per il Battesimo di adolescenti e adulti, la richiesta si fa nella propria parrocchia, il parroco si raccorda con il Centro Diocesano del Catecumenato per la definizione del percorso formativo e delle tappe della celebrazione.
LA CONFERMAZIONE.
- La celebrazione del sacramento è preparata attraverso un cammino graduale e progressivo, organicamente inserito nella vita della comunità parrocchiale.
- L'età della celebrazione, salvo sperimentazioni approvate dal Vescovo, e in attesa di una revisione a livello nazionale, è quella dell'adolescenza (terza media).
- -1 giovani e gli adulti che richiedono il sacramento della Cresima devono manifestare la disponibilità ad un percorso che li aiuti a riaccostarsi al Mistero di Cristo da adulti e a rivedere l'insieme della loro vita cristiana.
- La comunità parrocchiale si attrezza per un servizio di accompagnamento elastico e pluriforme per rispondere alle situazioni differenziate determinate dal lavoro e da altre circostanze.
- La celebrazione della Cresima avviene nella parrocchia. Se ne evita la coincidenza con le feste patronali.
- Per la scelta dei padrini si devono rispettare le indicazione del Diritto Canonico.
LA MESSA DI PRIMA COMUNIONE
- L'Eucaristia completa l'iniziazione cristiana. La Messa di prima comunione è inserita all'interno del cammino di "iniziazione cristiana" dei fanciulli e dei ragazzi; introducendo i fanciulli nella partecipazione piena alla vita della comunità cristiana, ne costituisce una tappa fondamentale.
- Si ha cura che la famiglia, nel suo insieme, sia pienamente partecipe del percorso di preparazione. Con la Messa di prima comunione, infatti, l’impegno assunto dai genitori, nel giorno del Battesimo dei figli, ha un primo ed essenziale compimento, al quale deve poter far seguito la partecipazione assidua e piena della intera famiglia alla Celebrazione del Giorno de! Signore.
- L'età non è certamente un elemento determinante, orientativamente è opportuno tener fede alla prassi in atto del decimo anno di età (quarta elementare).
- Nella celebrazione della Messa di prima comunione, si deve evitare tutto ciò che può distogliere un cristiano dalla "ordinarietà" e dalla "normalità" di celebrare l'Eucaristia e di ricevere la Comunione.
IL GIORNO DEL SIGNORE
- La celebrazione Eucaristia domenicale è il centro, vera fonte e vero culmine, dell'esistenza cristiana e della vita della comunità parrocchiale. L'assenza per negligenza o superficialità è una grave responsabilità personale, un grave peccato di omissione in quanto priva la persona e la sua azione nel monde della necessaria grazia e diventa gesto di grave incoerenza della fede professata e del conseguente primato di Die asserito. E' altrettanto grave non coniugare con la propria vita quanto si celebra e si riceve nella santa Eucaristia domenicale.
- La comunità parrocchiale promuove e assicura l'alta qualità celebrativa dell'Eucaristia domenicale per la realizzazione del Corpo di Cristo. Si evita di aumentare il numero delle Celebrazioni, si cura ciascuna con tutta la premura possibile perchè esprima la ricchezza della comunità in tutte le sue articolazioni.
- Si ha cura che i cristiani impediti di partecipare alla Celebrazione, possano ricevere l'Eucaristia attraverso l'azione dei Ministri Straordinari della Comunione.
- Si mette in pratica la fedeltà ai tempi e ai ritmi dell'anno liturgico evitando sovrapposizioni che ne snaturino il senso di itinerario nella fede dell'intera comunità. Le feste dei santi restano collocate nelle loro date e comunque vengono vissute pienamente inserite nel ritmo dell'anno liturgico come celebrazione dell'unico Mistero di Cristo.
LA RICONCILIAZIONE
- Sacramento della Misericordia del Padre, che guarisce le ferite del peccato e restituisce l'innocenza battesimale, è l'incontro con Gesù che ci assicura che l'Amore è più forte e nessuno ci può separare dall'Amore di Dio.
- E' opportuno cogliere la preziosità di questo sacramento per la vita cristiana e la sua crescita armonica.
- In parrocchia c’è un'adeguata catechesi sul sacramento della Penitenza-Riconciliazione. Si approfitta dei tempi dell'anno liturgico che propongono itinerari di conversione e di rinnovamento. E’ ben indicata e determinata la possibilità da parte dei fedeli di celebrare il sacramento della Riconciliazione nella forma individuale. Inoltre si programma a cadenze regolari la Celebrazione Comunitaria della Riconciliazione con la confessione individuale.
L'UNZIONE DEGLI INFERMI
- Occorre superare la visione di sacramento "del fine vita" che non gli appartiene, (è la Comunione il sacramento dell'ultimo viaggio: viatico) e recuperare quello della possibilità di vivere la propria infermità e la propria malattia in una particolare vicinanza con il Signore e con la sua azione redentrice.
- Nelle celebrazioni comunitarie del sacramento dell'Unzione si sta attenti a non banalizzarlo con una partecipazione generalizzata. Nello stesso tempo c’è nel corso dell'anno, o ogni tanto, un'attenzione ai malati e un momento comunitario della celebrazione di questo sacramento. Alle famiglie, segnate dalla presenza di malati gravi e disabili gravi, viene offerta la possibilità della celebrazione dell'Unzione degli infermi come segno della presenza compassionevole e misericordiosa di Dio.
L'ORDINE SACRO.
- Si prega ogni settimana per le vocazioni al ministero ordinato e alla vita consacrate.
- L'occasione in diocesi dell'Ordinazione presbiterale e/o di quella diaconale sono occasione di preghiera, riflessione e promozione vocazionale in parrocchia.
IL MATRIMONIO
- Sacramento che fonda e alimenta la famiglia cristiana,chiesa domestica, e cellula viva della società.
- -1 cristiani che fanno richiesta di celebrare il matrimonio cristiano devono essere disponibili ad intraprendere un cammino di preparazione che abbia una durata di almeno sei mesi; normalmente i corsi sono zonali e organizzati come un vero percorso di iniziazione alla celebrazione del sacramento e alla vita coniugale.
- La celebrazione delle nozze ha come luogo naturale la parrocchia della sposa o dello sposo o dove la nuova famiglia andrà ad abitare. Sono tollerate celebrazioni in altri luoghi, ma vanno comunque scoraggiate con fermezza, delicatezza e giuste motivazioni.
- La cura della celebrazione dovrebbe essere normalmente caratterizzata dall'armonia e dalla sobrietà. Il cuore dovrebbe restare il rito, secondo le disposizioni liturgiche vigenti e la celebrazione della parola ed Eucaristica, i canti e gli addobbi dovrebbero essere funzionali all'essenziale e non sovrabbondanti.
DIO AMA CHI DONA CON GIOIA.
Doni celebrati e accolti, i sacramenti, hanno nella gratuità il loro fondamento e la loro natura. La loro celebrazione non è sottoposta a tariffe, sicuramente è occasione per la condivisione e la solidarietà con i più bisognosi e per contribuire al sostentamento dell'azione e dell'amministrazione della comunità cristiana.
NOTA LITURGICA
- Messa feriale: ore 8.00
- Messa festiva: ore 8,00 - 11,00 e 17,30 (18.30 orario estivo)
- Messa Missionaria Mensile: il primo lunedì
- Messe di Prima Comunione : ultima Domenica di Maggio
- Celebrazione della Cresima: Prima Domenica di Maggio
- Celebrazione del Battesimo: prima Domenica del mese, durante la Messa
- Confessione: venerdì e sabato pomeriggio, prima delle celebrazioni eucaristiche
- Penitenziale comunitaria mensile: ultimo Venerdì del mese
- Adorazione eucaristica: ogni Venerdì ore 16.00 – 17.00 e Santa Messa
- Coro parrocchiale: Domenica ore 11.00
- Gruppo Decoro della Chiesa: ogni venerdì mattina
- Gruppo Ministranti: Domenica ore 10.00
- CORO La Parrocchia ha un gruppo che suona e canta nella Messa delle ore 11.00. Servono tante altre persone che animino le altre celebrazioni. Prove Canto ogni Venerdì ore18.00
- MINISTRI STRAORDINARI DELLA EUCARISTIA su mandato del Vescovo, portano la comunione ai malati il 1^ Venerdì e la Domenica. Aiutano il sacerdote a distribuire l’Eucaristia durante la Santa Messa.
- 1° VENERDÌ DEL MESE. Il Sacerdote visita, confessa e dona la Comunione il I° Venerdì del mese. Se avete qualcuno in casa che gradisce la comunione più spesso, basta avvertire in parrocchia, perché ci sono persone disposte a portare l’Eucaristia in casa anche di Domenica
- La lectio divina: oltre che nell’Eucaristia, il Signore Gesù deve essere accolto nella sua Parola. E’ proprio attraverso essa che il progetto di Dio, la sua volontà giunge fino a noi. Per questo ogni settimana (mercoledì ore 18,00) si terrà la Lectio sulla Parola di Dio della domenica successiva. Essa costituirà anche un validissimo aiuto per la preparazione della Messa domenicale da parte del Gruppo Liturgico e anche dell’omelia del sacerdote. In Avvento e Quaresima per i lettori, i Catechisti, operatori della Carità, Gruppo di Padre Pio ed altri….