6 FEBBRAIO – EPIFANIA

VISITA DEL BAMBINELLO PELLEGRINO

  

 

I NUNI E LE NUNE DI GESÙ BAMBINO

 

1972

CATERINA ANTONIO

E

CORDISCO RITA

1973

MOCCIA LUIGI

E

OCCHIONERO ANGELINA

1974

MANES GIUSEPPE

E

LEONE MARIA

1975

SANTORO CARMINE

E

MAURIZIO ANGIOLINA

1976

MAROLLA VINCENZO

E

IONATA TERESA

1977

DESIDERIO SAVERIO

E

SENESE CARMELINA

1978

BERCHICCI MICHELE

E

MARIANACCI OLIMPIA

1979

MARTINI GENNARINO

E

VIOLA LUCIA

1980

DE GREGORIO VITTORIO

E

MARIANACCI EVELINA

1981

DESIDERIO GIOACCHINO

E

DESIDERIO NICOLINA

1982

CANDIGLIOTA VINCENZO

E

IONATA MARIA

1983

DI ROCCO ANTONIO

E

PLESCIA PINA

1984

COLONNA ANTONIO

E

ABELANTE LUIGINA

1985

GIAMPAOLO ERNESTO

E

D'INZEO LINA

1986

DE LUCA CARMINE

E

DI VITO MARISA

1987

SCARPONE BRUNO

E

DI DONATO MARIA

1988

BRACONE GIOVANNI

E

DE SIMONE MARIA

1989

COLELLA MARIO

E

DI FABIO ENRICHETTA

1990

ROMANO RAFFAELE

E

RONDONI MARIA

1991

CIANFAGNA ANTONIO

E

DI LISIO ANTONIETTA

1992

CANDIGLIOTA SILVIO

E

IONATA ROSA

1993

FLOCCO PEPPINO

E

SANTINI LUCIA

1994

DI LENA VITTORIO

E

GISSI MARIA

1995

SALVATORE NICOLA

E

DI ROCCO ANITA

1996

RANELLI VINCENZO

E

BOTTARI ANNUNZIATA

1997

CRAVERO ELIO

E

SCARPONE ADA

1998

PEDONE BIAGIO

E

MARZUCCA CESIRA

1999

FLOCCO ANTONO

E

D'AMBROSIO ROSARIA

2000

LISCIA MICHELE

E

SALERNO SILVANA

2001

PANTALEONE UBALDO

E

CICCARONE ROSETTA

2002

CINGOLANI ELIO

E

RENZI PINA

2003

PLESCIA ANTONIO

E

NUOZZI MARIA

2004

MANES MARIO

E

RICCIONI MARIA

2005

MAMMOLI DOMENICO

E

MANES CONCETTA

2006

D'AMARIO GIOVANNI

E

CIERI MARIA

2007

DESIDERIO GIULIA

 

 

2008

PELILLI PASQUALE

E

D'AMORE LILIANA

2009

DE LUCA ANTONIO

E

GRECO GIUSEPPINA

2010

DI VIRGILIO ANTONIO

E

CE’ GIULIA

2011

IERBSI NICOLA E ROSANNA MARINO

E

IERBS ENRICO E ANTONIETTA

2012

COLELLA NICOLA NATALE

E

HAWSC LEVER HAIDE MARIA

2013

MARRAFFINO ANGELO

E

LEONE ANTONIETTA

 

 

 

ANNO DELLA FEDE 2012/2013

CREDO

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;  discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;  salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti.Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen."Che io Ti cerchi, Signore, cercandoti Ti trovi, trovandoti Ti ami, amandoti Ti cerchi ancora". (S. Anselmo) In questo anno 2011, presentando brevemente, mese per mese, le verità contenute nel CREDO, il nostro calendario parrocchiale intende offrire un modesto contributo nella ricerca, nella conoscenza di Dio, per poter crescere nel Suo amore.

IO CREDO:

è la presa di coscienza responsabile da parte dell'uomo di fronte al mistero di Dio, guidato dalla sua Parola interpretata in modo autentico dal magistero della Chiesa, "Colonna della verità", fondata da Gesù per questa insostituibile missione. Illuminato dallo Spirito Santo, Spirito di verità, nella percezione dell'infinita grandezza e bontà di Dio, fortificato dalla grazia dello stesso Spirito, l'uomo, nelle scelte e negli orientamenti fondamentali e decisivi della vita, si affida a Dio, come a Padre amoroso.

 

IO CREDO IN DIO, PADRE ONNIPOTENTE,

CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA

IO CREDO NELL'INFINITA GRANDEZZA, SAPIENZA E BONTÀ DI DIO E MI AFFIDO PIENAMENTE A LUI

Dio Padre, infinito, eterno, vive da sempre, fuori del tempo, in piena e perfetta comunione di vita e d'amore con il Figlio e lo Spirito Santo. Egli, nella sua infinita sapienza e potenza, oltre agli Spiriti celesti, ha dato origine a tutte le cose che ci  circondano e ne ha fatto dono e affidamento all'uomo, creato a sua "immagine e somiglianza".L'uomo, scelto da Dio da tutta l'eternità ad essere figlio "a somiglianza dell'Unigenito suo unico Figlio", al termine di questa vita terrena, parteciperà alla felicità di Dio.L'uomo, centro di tutto il creato visibile, nel ringraziamento, nella lode, nell'obbedienza al suo Creatore, è chiamato sulla terra ad esercitare, a godimento di tutti gli uomini, il dominio sull'intero creato, affidato da Dio alle sue mani, "custodendolo" con cura premurosa. L'uomo, dotato da Dio di intelligenza, è chiamato a scoprire e valorizzare sempre più il creato, per una vita terrena più bella e dignitosa per tutti, non dimenticando di essere nel mondo collaboratore di Dio e non padrone.

   

 

CREDO IN GESÙ CRISTO,

 SUO UNICO FIGLIO NOSTRO SIGNORE

 Il Padre, vita piena e infinita, amore senza limiti, origine della vita, in un atto eterno ed unico d'amore genera il Figlio comunicandogli la perfezione della sua vita.  Pertanto nel Figlio, sapienza del Padre, perfetto come il Padre, uguale in tutto al Padre, risplende la pienezza della vita, dell'eternità, della potenza, della bellezza, dell'amore del Padre. Il Figlio è l'Unigenito del Padre, l'Amato.  E'"Dio da Dio, Dio vero da Dio vero". 

 

CREDO IN GESÙ CRISTO, NOSTRO SIGNORE,

IL QUALE FU CONCEPITO DI SPIRITO SANTO,

NACQUE DA MARIA VERGINE

Il Padre, nel suo amore, non abbandona l'uomo, suo figlio, quando per il peccato si allontana non solo da Lui ma anche da tutti gli altri uomini. Con il peccato l'uomo abbandona responsabilmente Dio, sorgente della vita, della gioia. Il peccato è egoismo, è chiusura in se stessi, è morte, è perdita per sempre della vera vita, è distruzione del piano di amore di Dio.

Nell'antichità Dio aveva scelto un popolo, quello  ebreo, nato per sua grazia da Abramo, stringendo con esso un patto di alleanza, affinché fosse nel mondo testimone della sua fedeltà che non abbandona mai noi suoi figli, anche quando ci allontaniamo da Lui. Aveva suscitato in mezzo a questo popolo uomini santi, i profeti, perché tenessero viva la speranza, la certezza di un intervento salvifico da parte sua.Questo intervento doveva essere realizzato mediante il suo unico Figlio, che sarei venuto sulla terra come salvatore, per riportare tutti gli uomini all'amore del Padre.A tal fine, nel tempo stabilito dalla sapienza e bontà divina, il Figlio Unigenito del Padre, Gesù Cristo, si fece uomo per opera dello Spirito Santo, prendendo un corpo mortale, del tutto simile al nostro eccetto il peccato, nascendo dalla Vergine Maria, figlia del popolo ebreo.

 

GESÙ CRISTO PATÌ SOTTO PONZIO PILATO,

 FU CROCIFISSO, MORÌ E FU SEPOLTO;

 DISCESE AGLI INFERI

Gesù, vero Dio e vero uomo, è il testimone fedele con la vita e con la parola dell'amore del Padre per l'uomo. Testimone della dignità e destinazione eterna dell'uomo, del rapporto dell'uomo con Dio, con gli altri uomini e con il creato, dopo aver predicato il suo Vangelo di amore e di salvezza, accogliendo in modo particolare i deboli, gli emarginati, gli oppressi, per la fedeltà al Padre e al suo Vangelo di amore, ha affrontato "volontariamente" la morte.E salito sul legno della croce "per noi uomini e per la nostra salvezza", morendo tra atroci tormenti e insulti, in pieno abbandono alla volontà del Padre.Gesù, avendo operato la nostra eterna salvezza, si recò ad annunziarla agli antichi padri, ai giusti, che erano morti prima di Lui nella speranza che la salvezza sarebbe venuta un giorno dall'amore di Dio.

 

GESÙ CRISTO

IL TERZO GIORNO RISUSCITO DA MORTE

"Tu, Signore, non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa". (Salmo 16,10) "(Cristo) è risorto, non è qui" (Marco 16,6) è l'annuncio dell'angelo alle donne che si erano recate al sepolcro di Gesù il mattino del terzo giorno dalla sua morte. "E noi ne siamo testimoni" (Atti degli Apostoli 2,32): è l'affermazione solenne di San Pietro ai suoi ascoltatori nel giorno di Pentecoste. La risurrezione di Gesù è fondamentale per il cristianesimo, ne costituisce la base. L'annuncio che "Il Padre ha risuscitato suo Figlio Gesù dai morti" è il messaggio che percorre tutto il Nuovo Testamento,tutta la predicazione della Chiesa lungo il corso dei secoli, suffragato dalla certezza di vari testimoni che, "scelti da Dio", hanno visto il Risorto. Per questa fede gli Apostoli e tanti cristiani hanno versato il loro sangue.La risurrezione di Gesù dai morti è certezza della nostra risurrezione, di noi che siamo "i suoi", di Gesù. Cristo, risorto dai morti, "è la primizia di coloro che sono morti, poi... (risorgeranno) quelli che sono di Cristo... “In Cristo tutti riceveranno la vita" è l'affermazione solenne di San Paolo ai cristiani di Corinto. (1 Corinzi 15,20-23).Argomenta San Paolo: "Se i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto. Se Cristo non è risorto vuota è allora la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati... Siamo da commiserare più di tutti gli uomini". (1 Corinzi 15,16-19)

  

IL SIGNORE GESÙ SALÌ AL CIELO,

SIEDE ALLA DESTRA DI DIO

PADRE ONNIPOTENTE

Il Signore Gesù, avendo portato a termine la missione di salvezza affidatagli dal Padre di far conoscere all'uomo l'amore infinito di Dio e di sacrificare per noi la sua vita, vincitore della morte, entra risorto, trionfatore nel Cielo con la sua santissima umanità presa da Maria Vergine. Il Padre ha accettato pienamente l'ubbidienza, l'opera del Figlio e, con l'Ascensione, termine che non sta ad indicare un fatto fisico di movimento locale, ma una realtà morale di glorificazione, trionfo, lo costituisce Signore dell'universo, capo di tutta la Chiesa, suo corpo. Gesù "è il Signore".In Cielo, Gesù è andato a preparare un posto per noi, che siamo i "suoi". In Cielo Egli continua la sua missione di "intercedere a nostro favore presso il Padre". Dal Cielo, dal Padre Egh, che solo visibilmente si è allontanato da noi, invia sulla Chiesa lo Spirito Santo, il suo Spirito, Spirito d'amore, di verità, di santità, affinché la Chiesa abbia a portare nel mondo, attraverso i secoli, a tutti gli uomini la salvezza, operata da Lui, continuando la sua missione, e a preparare il suo ritorno glorioso sulla terra alla fine dei tempi.Oggi, il Signore Gesù, salito al Cielo, continua ad essere presente nella Chiesa e nel mondo nella sua Parola di vita eterna, nell'Eucarestia, nell'azione dei Sacramenti, nella persona dei suoi ministri, nell'assemblea orante dei fedeli e nei poveri.

  

 

IL SIGNORE GESÙ VERRÀ A GIUDICARE I VIVI E I MORTI

Il Signore Gesù, venuto una prima volta sulla terra nella debolezza, nella fragilità della nostra carne mortale, un giorno, nel tempo stabilito dal Padre, Creatore di tutte le cose, tornerà una seconda volta sulla terra nella maestà della sua gloria per portare a compimento il progetto di vita, di amore che il Padre aveva avuto nella creazione del mondo.Allora, in questa seconda sua venuta. Gesù, Signore e Giudice della storia e dell'universo, "annientato l'ultimo nemico, la morte", instaurerà in modo definitivo il Regno di Dio, accogliendo in esso tutti coloro "che hanno attesa con amore la sua manifestazione". Egli, distrutto definitivamente ogni male, "offrirà al Padre" l'universo rappacificato con Dio e in se stesso, in modo che Dio, origine e fine ultimo di ogni cosa, sia "tutto in tutti".Quelli, poi, che non l'hanno accolto nella loro vita terrena saranno per sempre lontano da Dio, fonte ed origine di ogni bene, rimanendo per sempre nella privazione e nella sofferenza.

 

 

CREDO NELLO SPIRITO SANTO

Io credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita. Dio come il Padre e il Figlio, uguale al Padre e al Figlio. Amore eterno, divorante che unisce il Padre al Figlio e il Figlio al Padre.Spirito del Padre, Spirito del Figlio. Spirito creatore, origine di ogni cosa.Spirito di amore per l'uomo, che porta il Figlio di Dio a prendere un corpo mortale dalla Vergine Maria. Spirito di Gesù, che guida il Figlio di Dio fatto uomo fino al dono supremo della sua vita sulla croce per la salvezza del mondo. Spirito di verità, che Gesù dona dal Padre alla sua Chiesa, affinché ricordi e comprenda il suo insegnamento di amore. Spirito che resta sempre nella Chiesa e la guida nella sua missione. Spirito che suscita i profeti.Spirito di santità, che unisce i fedeli al Signore Gesù e fra loro, e, in Gesù, h unisce al Padre. Spirito, che opera nella Parola di Dio e nei sacramenti, suscitando santi nella Chiesa.Spirito di preghiera, che ci fa rivolgere a Dio con il nome di Padre.Spirito di unità che fonde i fedeli in un solo corpo, pur nella diversità dei doni, dei compiti da Lui conferiti a ciascuno per il bene di tutto il corpo, di tutta la Chiesa. Spirito di fortezza, di luce, che ci porta a seguire Gesù, ad essere suoi fedeli discepoli fino alla testimonianza del martirio.Spirito di consolazione, che ci rende operosi nell'attesa della venuta del Signore. Spirito dell'eterna gioia quando entreremo definitivamente nella felicità di Dio, dell'essere posseduti pienamente da Dio e del possedere Dio.Spirito che è tutto. Amore che è Dio, che è tutto in Dio e che porta a Dio.

 

 CREDO LA SANTA CHIESA CATTOLICA

La santa Chiesa cattolica, Corpo mistico di Cristo, Famiglia dei figli di Dio, "Nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirabili di Lui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa". (1 Pietro 2,9). Ad essa tutti sono chiamati, ad essa noi apparteniamo per la grazia del Battesimo. La Chiesa siamo tutti noi battezzati.La Chiesa, novella Eva, mistica sposa di Cristo, madre dei credenti nata dal costato squarciato di Gesù, nuovo Adamo, morto sulla croce, inizia la missione di portare agli uomini la "salvezza operata da Gesù" nel giorno di Pentecoste, quando riceve lo Spirito Santo dal Signore risorto e asceso al Cielo. Vivificata dallo Spirito, la Chiesa è inviata a tutti gh uomini a continuare la missione di Gesù, a testimoniare ed annunziare il Vangelo dell'amore di Dio, il Vangelo della salvezza operata da Gesù. Essa vive per la presenza del Signore, per la presenza dello Spirito, per la potenza della Parola e della grazia del Signore comunicata a lei dai sacramenti. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, suo Capo e suo Sposo, la Chiesa è lode, ringraziamento, intercessione di grazia presso il Padre. Essa, sulla terra, è preparazione alla Gerusalemme celeste.E vigilante attesa della nuova venuta del Signore sulla terra, dell'attuazione definitiva del regno di Dio quando essa, sposa gloriosa, siederà accanto a Cristo suo sposo.

 

CREDO LA COMUNIONE DEI SANTI

La Chiesa, famiglia di Dio, sposa di Cristo, corpo mistico di Gesù è santa perché unita intimamente a Gesù, suo sposo, suo Capo e vivificata dallo Spirito Santo.

La Chiesa, unita a Gesù risorto, partecipa della sua santità per cui ogni suo membro, in forza del Battesimo, è santo, è chiamato alla santità per vocazione.

Chiesa santa perché santo è Gesù, suo Sposo, suo Capo.

Chiesa santa per lo Spirito Santo che la anima.

Chiesa santa per la Parola di Dio che dimora in lei.

Chiesa santa per la grazia dei sacramenti.

Chiesa santa perché molti suoi membri hanno realizzato la santità.

Come in un corpo, come in una famiglia c'è unione, c'è comunione, aiuto, condivisione fra le varie membra e i vari componenti, così nella Chiesa santa di Dio c'è comunione di fede, di speranza e di carità; c'è condivisione di grazia, di preghiera, di opere buone fra quelli che, santi, godono nel paradiso, che, santi, sono nell'attesa nel purgatorio, che, santi, vivono sulla terra.

E la Comunione dei santi: un solo Padre, un solo Signore, Gesù Cristo, un solo Spirito, un solo corpo, una sola famiglia.

  

CREDO LA REMISSIONE

 

DEI PECCATI

 

 

 "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi... Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati". (Giovanni 20,21-23)

E'il dono, il potere di togliere i peccati che il Signore risorto, conferisce alla sua Chiesa, apparendo la sera di Pasqua agli apostoli.

Questo potere di perdono la Chiesa lo esercita, lungo il corso dei secoli, in nome di Gesù, nell'amore dello Spirito Santo, per mezzo dei sacramenti del Battesimo e della Penitenza.

Il perdono è festa, gioia del Padre "misericordioso", di Gesù "nostra Pasqua", dello Spirito Santo "amore", di tutta la Chiesa "nostra madre" per il dono della vita rappacificata in Dio, in se stessa, con gli altri e con la natura

 

 

CREDO LA RISURREZIONE DELLA CARNE

Dio, che ci ha donato la vita, nella sua bontà infinita ce la conserverà per sempre, nella felicità di essere con Lui e con tutti quelli che "hanno atteso con amore la manifestazione (del Signore)". (2 Timoteo 4,8).

La morte, per chi è vissuto nell'amore, è un abbandonare ciò che non è perfetto per entrare, per partecipare alla perfezione di Dio.

Allora, nella felicità del paradiso, godremo quello che realmente siamo: l'essere figli di Dio. "E vidi un Cielo nuovo e una terra nuova... E vidi anche la città santa la Gerusalemme nuova, splendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo... Risplendente della gloria di Dio... E non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate. E Colui che sedeva sul trono disse: -Ecco io faccio nuove tutte le cose-". (Apocahsse 21,1-5). "Per sempre saremo con il Signore". (1 Tessalonicesi 4,17).

 

Questa è la nostra fede.

Questa è la fede della Chiesa.

E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore.

Amen.

 

"O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano,

 infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,

otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio".

(Colletta della 20^ domenica del Tempo ordinario).

 

CURIOSITÀ

 

 

  • Nel 1860, Luigi Di Iorio, giovane ufficiale dell’esercito Borbonico, nato a Montecilfone nel 1839, fu decorato con la medaglia d’oro di San Giorgio della Riunione e successivamente, con la Croce di Cavaliere di Francesco Primo.  Di Iorio aveva combattuto in Sicilia durante la spedizione dei Mille nelle fila dell’Esercito Borbonico. Egli è annoverato tra gli eroi borbonici delle due Sicilie. Infatti, dopo la caduta di Reggio Calabria in potere delle camice rosse, si rifiutò di aderire a Garibaldi.

 

 

 

  • Nel 1875 Enrico Molillo, maestro elementare superiore a Montecilfone, è stato selezionato tra i vincitori del Premio RAVIZZA per le scienze civili, morali e umanitarie,  con l’opera “ Dopo lungo lavorar respiro”. Il tema del premio era “ Quanto importi nell’educazione degli italiani formare il carattere, fondamento del coraggio civile.” Il premio “ Ravizza” è stato istituito a Milano su disposizioni testamentarie del 15 febbraio 1848, dai familiari dell’illustre filosofo, professore e patriota  Carlo Ravizza( 1811-1848) L’opera più importante di Carlo Ravizza è “ Un curato di campagna”.

 

 

 

  • Nel 1925 Gaetano Meale,  filosofo e umanista di origini montecilfonesi, è stato candidato al premio Nobel per la pace. La prestigiosa candidatura è stata meritata al molisano per l’intensa attività letteraria e politica per il sostegno di una  pace durevole tra i popoli dopo la Prima Guerra  Mondiale, divulgata con le opere : Essai Constitution internazionale Parigi 1907 e con il saggio Per una Conferenza Internazionale in Roma del 1914.

 

 

 

  • Nella seduta  del 27 MARZO  1957 il deputato molisano Francesco Colitto, presentava in Parlamento una interrogazione a risposta scritta al ministro degli Interni che testualmente recita:” Il sottoscritto chiede d’interrogare il ministro dell’Interno se non ritenga necessario intervenire in favore della PROBA, PATRIOTTICA, CATTOLICA POPOLAZIONE di MONTECILFONE ( Campobasso) la quale corre il pericolo di veder chiuso al culto l’unica chiesa del paese datele gravissime condizioni statiche determinare dalla guerra e dalla vetustà”. 

 

 

 

  • HERA  ARBЁRESH

    “Nga jё fat ka herёn a saitit;” “ kur del diu del pёr gjth;”  “ Moti shkon, vete e vin, ma prapna nёng vete us”. “ Ogni cosa al suo tempo”, “Quando esce il sole esce per tutti”, “ Il tempo passa, va e viene, mai indietro ritorna”.  Sono alcune massime riferite al tempo. Il tempo scandito dalle ore, dai minuti, dai mesi, dagli anni rappresentati nei calendari e che  seguono tutti il naturale movimento del nostro pianeta e del suo astro: il sole.  In una tabella espositiva al pubblico rappresentante un orologio solare, gli sportelli linguistici hanno voluto fermare “l’ora arbёreshe”: una meridiana in pietra scolpita a mano da valenti artisti, costruita su calcoli del geografo Palma e posizionata in uno spazio suggestivo di Montecilfone  nel giorno del solstizio di primavera.

 

 

 

  • Il 23 aprile del 1998, nella chiesa di San Giorgio, è stata celebrata la Santa Messa nel rituale greco-bizantino e in lingua albanese.  E’ stato un evento religioso molto seguito dalla popolazione e anche da fedeli dei paesi e delle città limitrofe che hanno potuto rivivere l’antico rito praticato a Montecilfone fino alla fine del ‘600. La Santa Messa è stata officiata dall’archimandrita Donato Oliverio dell’Eparchia di Lungro  e animata da coro polifonico della Cattedrale diretto dal maestro Damis. Ha concelebrato il parroco di Montecilfone  mons. Franco Pezzotta. Per la circostanza le poste italiane, su iniziativa della Rivista Kamastra hanno emesso un annullo filatelico.

 

 

 

  • Nel bosco di Corundoli è stata attrezzata un’area di interesse naturalistico e culturale consistente in un MUSEO DEI GESSI  dove si svolgono mostre e rassegne,  un parco giochi, una serie di percorsi  per attività sportive ( gare di tiro con l’arco) e un’area ristoro ( chiosco nel bosco). *Nell’estate del 2010 al bosco si è svolto un importante Simposio di scultura dedicato all’emigrazione. Le opere  in pietra realizzate dalle abili mani dei maestri scultori  arricchiscono il museo a cielo aperto nelle vie e piazze di Montecilfone. Monumento funebre a Cristo Redentore. Dono del benefattore Desiato Nicola in memoria della consorte Pugliese Elsa Gloria e degli emigrati di Montecilfone, è stato inaugurato i il 13 agosto  dal sindaco Franco Pallotta, dal Parroco don Franco Pezzotta  e dal vescovo della diocesi Termoli-Larino mons. Gianfranco De Luca. Curiosità

 

 

 

  • Tra i luoghi più antichi di Montecilfone, vi è l’arco settecentesco sotto il quale una volta si svolgeva il mercato.  Tale luogo, di recente restaurato ed affrescato, è diventato un luogo decoroso del paese. Una scritta sormontata da una corona e dal simbolo dell’infinito, rappresenta un vero e proprio cimelio che autentica la data di costruzione dell’edificio (1789)  e la famiglia che vi abitava. L’edificio che affaccia su piazza Skanderbeg, ex trou Varilit, era l’abitazione dell’ex sacerdote greco-Nicolò Barile e, molto probabilmente, l’arco sottoposto, costituiva una delle porte del nucleo abitato. “Il mercato sotto l’arco”  è un olio su tela degli anni settanta dipinto dal parroco-artista di Palata don Raffaele D’Alessandro.

 

 

 

  • Nell’anno 2008  l’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco dott. Giancarlo Moccia, ha voluto ricordare una grande personalità che ha dato lustro al Paese e all’Italia, appartenente all’antica progenie dei Manes. Si tratta del generale dell’Arma dei Carabinieri Giorgio Manes  a cui il paese ha intitolato la strada tra via Roma e l’attuale caserma dei Carabinieri. All’avvenimento hanno partecipato i familiari del defunto generale noto al mondo politico italiano per aver sventato il colpo ordito in segreto ai danni dello Stato negli anni settanta e denominato  “Piano SIFAR”.

 

 

 

  • Il 23 aprile del 2010, in occasione della festa del patrono San Giorgio, Montecilfone ha voluto accogliere i cavalieri olimpionici della Repubblica Italiana Piero e Raimondo D’Inzeo  ai quali l’amministrazione comunale ha conferito la Cittadinanza onoraria. I grandi meriti agonistici dei fratelli d’Inzeo, medaglia d’oro e d’argento alle Olimpiadi di Roma del 1960, sono ricordati in una targa apposta sul prospetto della casa natale, in piazza Skanderbeg  e dedicata al  loro genitore Costante D’Inzeo. La cittadinanza onoraria è stata conferita con delibera del consiglio comunale, su proposta del presidente, e approvata con voto unanime dei componenti.  Alla cerimonia hanno preso parte le massime autorità regionali e provinciali rappresentate dai presidenti Michele Iorio e Nicolino D’Ascanio.

 

 

 

  • Da alcuni anni, a Montecilfone, come in tutte le comunità molisane e di origine albanofona, sono attivi gli sportelli linguistici istituiti ai sensi della legge 482 del 1999 che attua l’art. 6 della Costituzione ( La repubblica tutela con apposite norme le Minoranze Linguistiche). Compito precipuo degli sportelli è quello di favorire l’uso dell’antica lingua arbёreshe per non disperdere un patrimonio culturale di immenso e ineguagliabile valore.

 

 

 

  • Tra i personaggi femminili che hanno dato lustro a Montecilfone fuori dal paese natio, ricordiamo madre  ROSA CATERINA, carismatica figura religiosa del Novecento. Nata a Montecilfone il 1^ giugno del 1914, la religiosa è tornata alla casa del Padre il 23 febbraio del 2009, non prima di avere svolto una intensa attività al servizio dei poveri. Suor Rosa Caterina, infatti, superiora generale della comunità delle suore domenicane di Santa Maria del Rosario  a Iolo di Prato ha fondato un India un grande comunità religiosa sostenuta dall’associazione “ Amici del Rosary Convent”. Nel 1978 a suor Rosa viene conferito il premio “ Una vita per gli altri” e  per la sua infaticabile opera il  Papa Giovanni Paolo II  l’ha insignita dell’onorificenza pontificia “ Pro Ecclesia et Pontefice”.Le case religiose fondate da madre Rosa nel 1977, sono diventate 25, sparse in India, Polonia ed Equador  svolgono opere di  evangelizzazione e di servizio ai bisognosi.

 

 

 

  • La vitalità della lingua arbёreshe è riconoscibile non solo nelle tracce antiche e nella ricca storia letteraria che da questa si è sviluppata, ma nelle composizioni poetiche  di scrittori contemporanei. Tra questi ricordiamo il maestro Matteo Luciano De Gregorio, autore di testi poetici in lingua. A Matteo Luciano De Gregorio che con la poesia eleva il nome di Montecilfone, l’Amministrazione comunale di Montecilfone il 13 agosto 2010 ha conferito il Premio all’Emigrazione “La Valigia dell’Emigrante” nel primo anno di edizione.( Visita il sito: Montecilfone.Blogspot.com) Tra i poeti e le poetesse di Montecilfone ricordiamo: Elena Salvatore, Dominik Ferrante, Fernanda Pugliese ( vincitrice premio San Marzano),  Elvira Di Lena , Zelia Paradiso e la giovanissima Mariaenza di Lena.

 

 

 

  • HORЁ ARBЁRESHЁ

Paesi da scoprireTra le iniziative volte  a trasmettere la cultura dei nostri progenitori e costruire nel paese una serie di attività di natura culturale e turistica,  è entrata nel vivo la campagna di marketing territoriale “ Horё Arbereshё”  “Paesi da scoprire” della TICONZERO Editing ,  per far conoscere ad un pubblico più ampio, attraverso i mass media, i patrimoni culturali, i luoghi, la ricettività, le feste, la natura, i prodotti, le tradizioni e quant’altro utile per fare delle comunità e della cultura arbёreshe un’occasione per vivere e promuovere il territorio.